Carnevale di Tufara

In questa pagina trovate tutte le informazioni sul Carnevale di Tufara. Programma e date, fotogallery, videogallery, la storia del Carnevale di Tufara, link utili e contatti.


Programma del Carnevale di Tufara 2019

Informazioni sul Carnevale di Tufara 2019

Ultimo aggiornamento: non disponibile

Regione: Veneto
Comune: Tufara (CB)
Sito del comune: http://www.comune.tufara.cb.it
Sito ufficiale: http://www.ildiavolotufara.it
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/associazioneculturale.ildiavolo/about

Foto del Carnevale di Tufara

Carnevale di Tufara
Carnevale di Tufara
Carnevale di Tufara
Carnevale di Tufara
Carnevale di Tufara

Video del Carnevale di Tufara

Storia del Carnevale di Tufara

Il Carnevale di Tufara, nato in tempi remoti, in un mondo arcaico, in armonia con la natura, espressione di riti ancestrali rudi, misteriosi e magici "il Diavolo" antica maschera carnevalesca, si rivela, l'ultimo giorno di Carnevale a Tufara, tra folli corse e acrobazie temerarie. Tramandato nei secoli, espressione tipica della comunità, richiama cultori da tutto il mondo. La figura caprina, il tridente fra le mani, i movimenti accattivanti, suscitano timore e superstizione; tutti vorrebbero evitarlo, ma ognuno in fondo al cuore spera di essere circondato dal suo seguito urlante. Da dove sbuca quest'essere insolito, misterioso? Dagli inferi, da un'antica casa abbandonata dove occulti riti lo riportano in vita per correre tra le vie del paese? Chi è? Quale mistero cela dietro la nera maschera? È forse figlio della dimenticata primavera, quando a gemma germoglio e fiore si tributava sangue perchè crescessero più forti e abbandonati, o quando l'uomo per scrollarsi di dosso l'agghiaccio invernale, danzava e intuiva la natura al risveglio? O forse è l'inquisitore, l'ammonitore delle coscienze ribelli, dove il giogo è pesante e la libertà impellente? "Il Diavolo" forse è tutto questo o forse tutt'altro, ma a Tufara, lo si attende con ansia, per liberarsi con lui di un folleggiare breve e cruento, per dimenticare in un giorno quanto dura è la fatica di vivere. La maschera, è tra quelle che conservano le antiche caratteristiche da cui traggono origine, anche se il suo significato primitivo si è in parte perduto, essa rappresentava, un tempo, la passione e la morte di Dioniso, dio della vegetazione, le cui feste venivano celebrate in quasi tutte le realtà agresti. Infatti Dioniso, cosi come la vegetazione di cui era dio, moriva e si rinnovava perpetuamente. Il DIAVOLO, maschera zoomorfa, rappresentante del dio in terra, era vestito con 7 pelli di capro, animale sotto le cui sembianze amava manifestarsi il dio. Si sa, però, che il sacro spesso non va d’accordo con il profano:cosi, con l’avvento del cristianesimo, il rito pagano fu declassato a mera maschera carnevalesca, con l’aggiunta di figure ad essa spesso estranee. Ed è sotto questa forma che noi lo conosciamo oggi. Il Diavolo è preceduto dalla MORTE, impersonata da figure vestite di bianco con il viso impasticciato di farina e che rappresentano la purificazione. Il simbolismo è chiaro: il seme muore per dar vita alla pianta, si purifica nel terreno per poi rinascere, a primavera, trasformandosi in raccolto. La morte è armato di falce, il cui roteare evoca i gesti metodici, ripetitivi e decisi dei contadini al momento del raccolto: il canto di questi ultimi è sostituito da urla, grida e salti delle maschere. I FOLLETTI, che trattengono il Diavolo in catene e lo trascinano per le vie del paese: il Diavolo salta, si rotola, cade a terra e cerca di sedurre chi incontra per strada, perchè entri a far parte dei suoi adepti.

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